Nei casi in cui non sia possibile avvalersi dell’autocertificazione, il cittadino può richiedere presso gli sportelli anagrafici dell’Anagrafe i certificati di competenza; fra i più richiesti vi sono:
- stato di famiglia;
- residenza;
- identità personale;
- cumulativo contenente: residenza, cittadinanza, stato di famiglia;
- stato libero.
Il certificato anagrafico è un documento che attesta una serie di informazioni attinenti allo status o alla posizione anagrafica di un cittadino in base alle risultanze del registro della popolazione residente (ora Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente - ANPR) e dei registri di Stato Civile (Nascita, Matrimonio, Cittadinanza e Morte).
In particolare, l’Anagrafe rilascia i seguenti certificati:
- residenza;
- stato di famiglia;
- esistenza in vita;
- vedovanza;
- stato libero (per celibi, nubili o divorziati);
- cittadinanza;
- anagrafico di nascita, morte o matrimonio.
Documenti necessari
Esibizione del documento di identità (o di riconoscimento) da parte del richiedente il certificato
Tempi di erogazione
Il certificato viene subito rilasciato allo sportello previa versamento, se dovuti, dei diritti di segreteria e dell’imposta di bollo.
Nel caso di richieste pervenute via mail o via PEC, il certificato viene trasmesso al richiedente con il medesimo strumento informatico, entro i due giorni lavorativi successivi alla ricezione del bonifico che attesti l’avvenuto pagamento, se dovuto, dei diritti di segreteria e/o dell’imposta di bollo.
Costo e modalità di pagamento
Il certificato anagrafico ha solitamente un costo di Euro 16,52 così determinato:
- Euro 16,00 per imposta di bollo;
- Euro 0,52 per diritti di segreteria.
Infatti l’art. 1 della c.d. “Tariffa” (Allegato “A” del DPR n. 642/1972) specifica che i certificati anagrafici scontano l’imposta di bollo fin dall’origine (Euro 16,00).
E’ quindi obbligatorio per il richiedente specificare allo sportello quale sia l’uso che rende eventualmente esente dall’imposta di bollo la certificazione richiesta, secondo quanto elencato nella Tabella “B” allegata al DPR n. 642/1972 (c.d. “Tabella esenzioni”) o da altra normativa in materia di esenzione dall’imposta di bollo.
Nel caso di certificazione anagrafica esente da bollo vengono pertanto riscossi soltanto i diritti di segreteria (nella misura di Euro 0,26) a meno che specifiche disposizioni normativa prevedano l’esenzione anche dai diritti di segreteria.
Procedimento
Il procedimento si articola in più fasi:
- l’Ufficiale d’anagrafe controlla il documento di identità / riconoscimento del richiedente;
- viene richiesta al cittadino l’esatta compilazione della richiesta di certificazione con i dati anagrafici (completi, se conosciuti) del soggetto al quale si riferisce la certificazione;
- viene richiesto di specificare a chi è destinato il certificato (se si tratta di un soggetto pubblico o privato). Infatti, secondo quanto previsto dalla Legge n. 183/2011, se trattasi di un soggetto pubblico oppure un privato gestore di un pubblico servizio, la certificazione non può essere emessa essendo obbligatorio l’utilizzo della dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 46
DPR n. 445/2000 (c.d. “autocertificazione”);
- viene emesso il certificato e richiesto il pagamento, se dovuto, dell’imposta di bollo e/o dei diritti di segreteria.
Link Esterni
Normativa di riferimento