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Tradizioni e Religione

I popoli più devoti sono stati sempre quelli più sofferenti, più poveri, più deboli e non c'è un tempo determinato che indichi la nascita di questo sentimento religioso, poiché questo fenomeno storicamente esistito e tuttora esistente. Montalto non è stato un centro povero ed economicamente represso, anzi il suo territorio era piuttosto ricco ed è stato sede nobiliare di conti e duchi. Era un paese ricco di gloria e d'ingenti,ma anche preda di calamità, terremoti, peste, colera, invasioni barbariche e più recenti disagi come la guerra e l'emigrazione. Per questo i sentimenti di fede popolare e la religiosità erano molto vivi nei montaltesi documentati storicamente da una notevole quantità di chiese e luoghi di devozione. Si vedono fiorire a Montalto nel corso dei secoli, diverse congregazioni e arciconfraternite, che avevano lo scopo di mantenere l'unità religiosa e richiamare all'osservanza delle regole i propri associati. Intorno al 1950 l'ex convento di Santa Chiara fu donato alla congregazione delle Minime della Passione, non per vivere, come un tempo, vita solitaria e contemplativa distaccato dal mondo,ma per assolvervi, con amore, una nobile missione umanitaria e sociale.

La benemerita fondatrice di detta congregazione, Elena Aiello, nacque a Montalto il 10 aprile 1895, e fin dall'infanzia, mostro particolare trasporto per la preghiera. All'età di 22 anni, dopo la morte della mamma, il suo sentimento religioso si era acuito e decise di entrare a parte delle Suore del Preziosissimo Sangue; ne uscì cagionevole di salute. Venne prodigiosamente guarita in casa propria da una visione di Santa Rita. In seguito, nel 1921, ebbe il dono delle Stimmate che le comparirono durante il venerdì di Quaresima e il venerdì Santo. Quando la notizia trapelò,uomini comuni e luminari della scienza affluirono in Montalto, per constatare quello che veniva definito "un miracolo". È stata così avviata la causa di beatificazione il 22 giugno 1991, Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato Madre Elena Aiello "Venerabile". A sottolineare la fede popolare vi sono una serie di manifestazioni religiose che si intrecciano alle tradizioni contadine, dove la stessa festa coincide con la celebrazione del Santo.

Festa della Serra
Grandi festeggiamenti si effettuano in onore della Madonna della Serra il 12 Febbraio, per ricordare la patrona per il miracolo dello scampato pericolo del violentissimo terremoto del 1854 che aveva danneggiato le case del centro abitato soprattutto le chiese. Per l'occasione  si tiene a Montalto una ricca fiera con esposizioni artigianali. L'altra gran festa in onore della Madonna è il 15 Agosto, che sin dal medioevo era ricordata tra le più importanti della Calabria.

Il Ferragosto Montaltese era quindi una gran festa solenne e popolare che originariamente si estendeva alla prima quindicina del mese che si è poi ridotta a soli tre giorni. La gente accorreva numerosa nel borgo per i festeggiamenti della Santissima Vergine. Non mancavano gli zingari provenienti da Cassano e Doria che si accampavano proprio vicino alla chiesa, nel cosiddetto orto della Serra. Vendevano asini e oggetti in ferro battuto oltre a predicare la ventura. In occasione della fiera arrivavano dalla Sila anche gli zampognari, che giungevano davanti le scale della chiesa, attorniati da tanti giovani del luogo che suonavano a loro volta altri strumenti popolari, come le ciaramelle, i "tommarini" e gli organetti. I musici popolari continuavano a suonare la gente a cantare e danzare tarantelle fino a tarda notte. Le donne contadine portavano per devozione alla Madonna il grano, trattenuto in abbondanza nelle pieghe delle loro ampie gonne colorate. A completare l'allegria della festa diffusa nel borgo dalla fiera e dai canti, era l'addobbo con l'illuminazione, che insieme all'edera coprivano le arcate delle vie, lasciando a bocca aperta tutti i popolani radunati in paese. Montalto come buona parte del sud, è rimasta legata all'artigianato,alle tradizioni contadine e alle feste di piazza, e soprattutto in estate anche per accogliere i concittadini emigrati in vacanza, organizza un serie di manifestazioni canore, teatrali e cinematografiche.